Nel corso degli anni, il notebook è diventato il principale strumento di lavoro per milioni di persone. La comodità di portarlo sempre con sé, unita a un’autonomia in costante crescita l’hanno reso un must per chiunque abbia l’esigenza di produrre in movimento. Ma quando ci si trova a casa o in ufficio, l’obiettivo di andare oltre un display da 13’’ o 15’’ e di trasformare il notebook in una vera e propria stazione di lavoro diventa prioritario. Ci si immagina di collegarlo a uno, meglio se a due monitor esterni, a mouse e tastiera separati, a dispositivi di archiviazione aggiuntivi, a fotocamere, videocamere, schede di memoria e via dicendo.
In questo scenario, una soluzione come il Dock Thunderbolt 3 di Belkin è fondamentale, poiché in uno chassis compatto ed elegante racchiude tutte le possibilità di connessione che un normale notebook non può avere. Uno dei grossi vantaggi di questa soluzione è il collegamento a singolo cavo Thunderbolt 3, con velocità di trasferimento a 40 Gbps, alimentazione da 170W con ricarica upstream da 85W e supporto per 2 monitor esterni fino a 4K/60Hz oppure un monitor solo a 5K/60Hz. Quindi, Dock Thunderbolt 3 fornisce alimentazione al notebook, ai dispositivi mobile collegati e, soprattutto, offre un’infinità di connessioni: una doppia porta Thunderbolt 3 su USB-C (di cui una anche per monitor), una porta DisplayPort specifica per monitor, una presa GB Ethernet per connessione fissa, 4 porte posteriori USB-A 3.0 per periferiche esterne, 1 porta USB-A 3.1, una USB-C 3.1 di seconda generazione, un lettore di schede SD e un ingresso/uscita audio per connettere agevolmente microfono/altoparlante.
In questo modo, basta un piccolo dispositivo e un solo cavo per rendere un normale notebook, Mac o Windows che sia, in una workstation dalle infinite potenzialità.
