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I dispositivi Fitbit misurano la saturazione dell’ossigeno nel sangue

Ciclicamente, i dispositivi che hanno reso Fitbit un riferimento mondiale della tecnologia indossabile si arricchiscono di nuove funzionalità. Una delle più recenti, che accomuna Charge 3, Charge 4, Ionic, Versa, Versa Lite e Versa 2 è la misura della saturazione dell’ossigeno nel sangue, o meglio della variazione dei livelli di saturazione nel corso del tempo. Pur non trattandosi di dispositivi dedicati a finalità mediche, gli Smart Watch e i tracker Fitbit possono segnalare – tramite la variazione dei livelli di ossigeno nel sangue - situazioni che andrebbero portate all’attenzione del medico.

 

Il livello di saturazione esprime la percentuale di sangue saturato con ossigeno e, in condizioni di buona salute, questo dovrebbe mantenersi in un intervallo compreso tra il 95% e il 100%, con variazioni minime durante l’arco della giornata e indipendenti dall’attività. I dispositivi Fitbit possono effettuare un monitoraggio continuo dei livelli di saturazione utilizzando i sensori di cui dispongono: la rilevazione si basa sull’analisi del colore della luce riflessa, cosa che rileva – sia pur in modo approssimativo – la quantità di ossigeno nel sangue.

 

Questa funzionalità è particolarmente interessante durante il sonno, poiché registra se vi sono state variazioni significative durante il periodo di riposo: queste, che peraltro possono dipendere anche solo dalla posizione delle braccia, potrebbero segnalare un vero disturbo di respirazione durante il sonno, soprattutto se associate ad altri sintomi, e suggerire all’utente una visita medica. In questo modo, pur non essendo un dispositivo medico, Fitbit si fa carico ancora una volta del monitoraggio del nostro stato di forma e ci permette di intervenire tempestivamente per tutelare il nostro bene più prezioso: la salute.

pubblicato
12 Giugno 2020

aggiornato
20 mesi fa