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Italiani e Smart Home: a che punto siamo?

Il concetto di Smart Home è diventato, nel corso degli ultimi anni, sempre più familiare nella nostra quotidianità: avere una casa connessa che si possa gestire in maniera automatica e da remoto assicura sicurezza, comfort e un maggior controllo dei propri consumi, quest’ultimo un aspetto quanto mai attuale.
 
Ma a che punto sono gli italiani con la Smart Home? Se lo è chiesto l’Osservatorio IoT della School of Management del Politecnico di Milano. Secondo i dati rilevati, nel 2021 si è registrata una crescita del 22% rispetto all’anno precedente, per un valore complessivo di 7,3 miliardi di euro, in netto aumento rispetto al periodo pre-Covid.
 
Da quanto emerge, gli italiani sono sempre più interessati alla possibilità di gestire la propria casa da remoto e in modo smart, con funzioni e servizi avanzati e soprattutto personalizzati sulla base dello stile di vita di ognuno. Infatti, nel nostro Paese i dispositivi connessi sono 110 milioni, poco più di 1,8 per abitante.
 
L’elemento chiave per questa crescita decisiva è stato soprattutto una maggiore consapevolezza delle aziende sulle potenzialità della Smart Home, che ha portato al lancio di nuove strategie e modelli di business basati sullo sviluppo dei servizi integrati all’offerta di oggetti connessi e alla raccolta dei dati da essi generati. Secondo l’indagine, l’80% delle grandi aziende coinvolte dall’Osservatorio offre servizi a valore aggiunto basati sull’IoT, come l’invio di servizi informativi (87%), la gestione dell’energia (50%) con il monitoraggio dei consumi e la previsione di picchi di richiesta e i servizi, destinati ad aumentare in prospettiva, di manutenzione preventiva (39%) e predittiva (20%) basata sull’intelligenza artificiale.
Cosa aspettarci nel prossimo futuro? Un’ulteriore spinta al settore può essere sicuramente arrivare dal consolidamento dell’iniziativa Matter, il nuovo protocollo per la domotica a cui hanno aderito numerose aziende, tra cui Apple e Belkin, che garantisce l’interoperabilità wireless dei dispositivi smart. Altri fattori decisivi sono il 5G e l’intelligenza artificiale.
 
pubblicato
22 Aprile 2022

aggiornato
20 mesi fa